LA COMUNICAZIONE ESTERNA NEI PROGETTI

Il progetto, oltre ad assolvere diverse funzioni, è anche uno strumento per comunicare all’esterno le attività che l’organizzazione porta avanti nella sua quotidianità. Per raggiungere questa finalità è importante essere credibili e quindi in primo luogo manifestare coerenza tra quella che è la mission statutaria e quello che risulta essere l’ambito di intervento dell’associazione. Attraverso il progetto si mira a comunicare, oltre alla mission e quello che si fa, anche ciò che si intende realizzare, cioè gli obiettivi da raggiungere. In quest’ottica non va sottovalutato il messaggio immediato che viene trasmesso utilizzando un titolo adeguato o uno slogan di effetto che susciti emozioni o curiosità. La progettazione sociale è una attività fortemente strategica; ne consegue che anche la comunicazione del risultato dell’attività progettuale deve essere strategica e deve servire in primo luogo ad attivare un processo consapevole all’interno dell'organizzazione ed in secondo luogo a mettere in relazione l’organizzazione con i propri stakeholders e con il territorio. La scelta degli elementi di una comunicazione non deve essere casuale ma deve rispondere a degli obiettivi precisi e deve essere mirata sulla base dei pubblici di riferimento e delle potenzialità dei diversi canali. Ad esempio: nel momento in cui l’associazione vuole far conoscere il suo progetto ad un Assessore, sarà più efficace comunicare con l’Assessore inviando il progetto via mail o con le procedure giuste in segreteria piuttosto che pubblicare il progetto sulla pagina Facebook dell'associazione. Questo perché è più probabile che l’Assessore legga l'email oppue consegnatogli dai suoi segretari piuttosto che visitare la pagina Facebook. 

Ma cosa differenzia la comunicazione dall'informazione? “In-formare significa letteralmente “dare forma”, “plasmare, modellare secondo una determinata forma, struttura”. “Informazione” è la notizia, il dato che fornisce elementi di conoscenza, cioè che informa su qualcosa. Informare significa essenzialmente diffondere un input e ha come obiettivo generale quello di dare una forma, un ordine comprensibile per tutti. Avviare dei processi comunicativi significa intraprendere dei percorsi di consapevolezza di sé, della propria storia, della propria reputazione e delle proprie competenze. Il risultato della comunicazione, infatti, risente molto dell'immagine che l’organizzazione ha di se stessa e delle proprie capacità. Qualsiasi messaggio che l’organizzazione comunica rappresenta un concentrato della propria identità. Lo stesso progetto, se letto con una ottica strategica, costituisce il volantino pubblicitario della organizzazione. Non tenere conto delle potenzialità comunicative di un progetto significa spesso perdere delle occasioni per far conoscere l’associazione e per mettere in luce le competenze che la caratterizzano e le professionalità di cui si avvale.

In ogni caso la comunicazione per essere efficace non va improvvisata ma progettata nel dettaglio come una qualsiasi altra attività dell'organizzazione. Sarà quindi necessario improntare fin dalle prime fasi del progetto un piano di comunicazione, ovvero un sistema a medio-lungo termine che contempli una serie di attività connesse tra loro.

In conclusione, il segreto di una buona comunicazione dei progetti, risiede in quella che è la base stessa della comunicazione: comprendere che non è importante solo ciò che si vuole comunicare ma soprattutto la percezione dei destinatari, cioè ciò che gli altri recepiscono.

È fondamentale, pertanto, avere chiare tutte le domande basilari di un piano di comunicazione: Chi? Cosa? A chi? Come? Quando? Con quali risultati?

 

 

 

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