Marketing è il nome attribuito alle attività che si svolgono nell’interfaccia tra un’organizzazione e il suo pubblico. Il termine deriva dal concetto originale di marketplace, il luogo in cui si realizza l’incontro tra chi compra e chi vende per condurre transazioni (o scambi) reciprocamente vantaggiose. Obiettivo del marketing come disciplina è far sì che un potenziale pubblico interessato scelga di realizzare le loro transazioni con la propria organizzazione, piuttosto che con quelle delle altre realtà. Per avere successo, chi svolge questa attività deve offrire al pubblico ciò che essi desiderano, al giusto valore e con la qualità adatta. Il concetto base di gestione delle transazioni introduce quel principio che nel marketing è il più inderogabile di tutti: la centralità del pubblico. Al centro dell’interesse del marketing e fulcro di qualsiasi decisione è il pubblico con le sue necessità. Tra i fondamenti del marketing, siano essi teorici o pratici, questo è di gran lunga il più importante, anche se spesso è difficile porlo in atto, perché occorre essere capaci di immedesimarsi in un altro: il pubblico per l’appunto.
Il marketing pertanto è il processo che individua, anticipa e soddisfa le esigenze di un pubblico in modo efficace e col giusto valore e qualità. Il marketing è il processo che pianifica e realizza la progettazione, la politica del valore, la promozione e la distribuzione di idee, soluzioni volti a soddisfare una necessità e a soddisfare obiettivi di singoli individui e di organizzazioni.
Oggi molte realtà hanno fatto evolvere l’orientamento al marketing adottando il concetto di orientamento al pubblico. Questo significa operare non più a livello di segmenti di territorio, ma di singoli individui. In questo modo tendono a massimizzare, più che la quota di territorio, la quota di portafoglio del singolo soggetto, cercando dunque di catturare una fetta superiore di interesse di ciascun soggetto, garantendosi una maggiore fedeltà e concentrandosi sul valore a lungo termine della relazione col pubblico.
Chi opera nel marketing deve occuparsi del mix di marketing (marketing mix) descritto da McCarthy (1960) con le “quattro P del marketing”: prodotto, posizionamento, promozione e prezzo.
- Prodotto/Servizio. Il prodotto o servizio deve risultare idoneo alla funzione per la quale la persona intende utilizzarlo, deve funzionare correttamente e deve corrispondere alle aspettative dei consumatori.
- Posizionamento. Il prodotto o servizio deve essere reso disponibile nei luoghi in cui il pubblico trova più comodo prenderlo e poi utilizzarlo. Potrà trattarsi di un negozio in centro, di un catalogo di vendite per corrispondenza, di un tagliando pubblicato su un periodico o anche di una consegna a domicilio.
- Promozione. Pubblicità, pubbliche relazioni, promozione delle vendite, vendita personale e tutti gli altri strumenti di comunicazione devono trasmettere il messaggio in conformità con ciò che il particolare gruppo di persone desidera ascoltare, sia che esso intenda essere informativo, sia che faccia appello alle emozioni.
- Prezzo (valore). Il prezzo deve esprimere il valore del prodotto cui si riferisce. Ciò non equivale necessariamente a dire che il prodotto debba essere il meno costoso fra tutti quelli disponibili. Uno dei principi fondamentali del marketing è che il pubblico è quasi sempre disposto a pagare un po’ di più per qualcosa che risponda in modo ottimale alle loro necessità.
Il modello delle quattro P è risultato utile finché è stato applicato alla produzione e alla vendita di prodotti fisici, ma con la crescita dell’offerta di servizi non costituisce più un’immagine sufficientemente rappresentativa. Di conseguenza, nel 1981 arrivò uno schema “a sette P”, per includere i seguenti fattori addizionali: persone, processi ed elementi tangibili.
- Persone. Tutti i servizi dipendono dalle persone che li erogano, molto spesso a diretto contatto con il pubblico. Per esempio, il comportamento dei camerieri di un ristorante è una componente cruciale dell’esperienza complessiva vissuta dagli avventori dell’esercizio. In effetti, il cameriere è parte del “prodotto” che si vuole usufruire.
- Processo. Poiché i servizi sono spesso effettuati in presenza, il processo attraverso il quale vengono erogati è anch’esso parte di ciò che si acquista. Per esempio, c’è molta differenza tra un pasto servito in un ristorante e il consumo di un hamburger in un fast food. Se la persona ha fretta e vuole sbrigarsi, opterà per il fast food, ma se intende passare una serata piacevole e distensiva probabilmente preferirà il più lento processo proprio del ristorante.
Elementi tangibili. Quasi tutti i servizi contengono qualche elemento fisico: per esempio, un pasto al ristorante è una cosa fisica, anche se la componente principale del costo è imputabile a elementi intangibili del servizio (arredamento, atmosfera, camerieri). Analogamente, un parrucchiere fornisce un’acconciatura e una società di assicurazioni mette a disposizione una documentazione illustrativa delle polizze che emette.
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