IL METODO KAIZEN

 

Il Kaizen è un metodo di gestione del cambiamento, con un approccio graduale e continuo, per attivare il miglioramento nell’ambito di qualsiasi attività ed organizzazione.

 

KAI----------> CAMBIAMENTO
ZEN--------->IN BENE (VERSO IL MEGLIO)

 

Quando è applicato nell’ambito professionale, kaizen significa miglioramento continuo e coinvolge l’intera struttura aziendale, per progredire facendo tesoro degli errori passati, senza fermarsi nemmeno davanti ai successi.

KAIZEN nasce come filosofia, metodologia, arte del gestire, partendo dal cliente e mettendo in evidenza, a tutti gli stadi del processo di produzione, di sviluppo nuovi prodotti, etc., quello che per il cliente costituisce il valore aggiunto reale dell’attività o del prodotto.

Tale metodo di gestione è finalizzato ad attivare l’entusiasmo e la creatività delle persone per la continua eliminazione dei “muda” (sprechi) da tutti i processi aziendali e per la continua ricerca di soluzioni innovative, da applicare subito, per poi continuare a migliorare e farle evolvere.


Il resto è MUDA, ovvero spreco.

 

Vi sono tipi di spreco a cui poter ricondurre tutti i muda individuabili in azienda:
1. trasporto di merci
2. stock di merci (magazzino e scorte)
3. movimento del personale operativo e ruoli
4. difettosità di prodotto
5. perdite di processo
6. tempo (attesa)
7. sovrapproduzione (produrre più di quanto richiesto dal mercato)

Per attivare l’alchimia che porta alla riduzione degli sprechi, con l’obiettivo di eliminarli, i mezzi su cui il management deve investire sono molto semplici ed alla portata di tutti; infatti gli ingredienti necessari sono:
- il buon senso,
- la partecipazione di tutti, ovvero una combinazione vincente di differenti know-how, strumenti e sistemi, per il miglioramento e la soluzione dei problemi,
- la comunicazione a tutti i livelli e tra tutti i livelli,
- la mobilitazione delle energie di tutte le risorse nel quadro di una visione comune.

- la formazione giusta e lo sviluppo delle competenze

- l'utilizzo di tutti gli strumenti, software, attrezzature a disposizione in azienda

Il metodo Kaizen permette inoltre di creare flussi corti (lean) di materiali ed informazioni e di sincronizzare i processi di cui si compone un’azienda.
Avere flussi corti porta a diversi vantaggi, in quanto una struttura organizzativa che riduce l’ attraversamento delle informazioni e dei materiali riduce anche gli sprechi di risorse ed energie, che non producono alcun valore aggiunto.

Alcuni dei vantaggi di avere flussi corti sono:
-una migliore qualità dell’attività svolta e del prodotto/ servizio fornito al cliente,
-la riduzione del lead time e, di conseguenza, la capacità di effettuare consegne rapide,
-la riduzione delle scorte,
-l’utilizzo di risorse minime,
-una gestione semplificata,
-la riduzione dell’attività gestionale e amministrativa,
-la realizzazione dei costi minimi e massimo profitto.

Il tempo è considerato una risorsa strategica, è scarso per chiunque e non può essere sprecato, solo tenendolo sotto controllo si possono raggiungere gli obiettivi desiderati. Molte altre risorse sono recuperabili e utilizzabili in modi alternativi, ma purtroppo con il tempo non si può fare lo stesso.

Gli sprechi sono costituiti da tutte quelle attività, eseguite durante la produzione, che assorbono risorse senza creare valore:
procedure e attività di cui non c’è bisogno, spostamenti di materiale e personale da un posto ad un altro senza motivo, imprecisioni nelle fasi di produzione che richiedono rilavorazioni, gruppi di persone in linea di montaggio ferme ad attendere il completamento della fase precedente, produzione di beni e servizi che non incontrano i bisogni dei clienti, troppe scorte in magazzino che non creano entrate finanziarie in tempi brevi...

Il primo principio: VALUE
Il punto di partenza è il concetto di Valore che va ripensato dal punto di vista del cliente.
Solo una piccola parte delle azioni e del tempo totale che sono impiegate per produrre uno specifico prodotto aggiungono effettivo valore per il cliente finale. È di fondamentale importanza definire il valore del prodotto secondo la prospettiva del cliente, così che si possa procedere alla rimozione passo dopo passo di tutte le attività a non valore o MUDA (sprechi).
Il secondo principio: MAP
Una volta definito cos’è il valore per il cliente, è necessario concentrarsi sull’analisi delle attività che lo creano. L’analisi coinvolge tutte le attività che vanno dalla progettazione, alla gestione dell’ordine sino alla produzione del prodotto, identificando, ovvero mappando:
- Le attività che creano valore percepito come tale dal cliente;
- Le attività che non creano valore, ma che sono indispensabili, stanti gli attuali sistemi di produzione e gestione. Queste attività non possono essere immediatamente eliminate.
- Le attività che non creano valore e che possono essere eliminate da subito.
Il terzo principio: FLOW
Dopo aver definito il valore e dopo che il flusso di valore è stato completamente mappato ed è stato eliminato ogni tipo di spreco, ci si concentra sulle attività che creano valore. L’obiettivo è fare in modo che queste attività creatrici di valore fluiscano in modo costante e continuo. Per fare questo bisogna rivedere come organizzare il lavoro, che tipo di attrezzature impiegare per facilitare la produzione al fine di evitare flussi a ritroso, scarti e fermate , quale struttura creare per facilitare il flusso, che tipo di figure professionali cercare.

Il termine Muri indica il sovraccarico delle persone o delle risorse. Il sovraccarico per le persone può provocare, a lungo termine, la possibilità di infortuni o malattie professionali, dovuti agli sforzi eccessivi a cui sono sottoposti i lavoratori. A breve termine invece le conseguenze del sovraccarico si possono presentare come strappi muscolari, contusioni o simili. L’effetto è l’assenza dal lavoro per periodi più o meno lunghi da parte dei lavoratori e insoddisfazione generale del personale.

 

 

 

 

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